Nella parte inferiore dell’immagine, Maria è distesa sul suo letto di morte e intorno a lei si sono riuniti i discepoli. Nella parte superiore, Gesù accoglie l’anima della madre e la porta in cielo. L’episodio non è trattato nei Vangeli canonici ma viene raccontato dai Vangeli apocrifi e diffuso grazie alla Legenda Aurea. Tarsia si sofferma molto sulla morte della Vergine e un capitolo è dedicato al motivo della sua morte ovvero l’eccessiva sofferenza per l’assenza del figlio che la spinse a chiedere di potersi ricongiungere a lui. I capitoli successivi sono dedicati sia alla visita che gli angeli le fecero in occasione della sua morte che allo stato d’animo degli apostoli che si ritrovano insieme per accompagnarla nel trapasso. Baldassare Croce realizzò un affresco con la Morte della Vergine sull’arcone di accesso alla Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore a Roma. Intorno al letto su cui giace la Vergine, Croce rappresenta i dodici apostoli, tutti fisionomicamente definiti. L’affresco mette in relazione gli affreschi della navata con il ciclo decorativo mariano della Paolina. Il taglio diagonale del letto su cui è stesa Maria introduce e indirizza lo sguardo verso l’interno della Cappella dove è conservata l’icona della Salus Populi Romani. In questo caso, diversamente dall’illustrazione analizzata, non è presente il Cristo che porta l’anima della madre in cielo poiché questo dettaglio venne progressivamente eliminato dalle rappresentazioni di questo soggetto.

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